Agrinido e Agri-infanzia
L’agrinido si inserisce nella tematica più generale della Multifunzionalità in agricoltura, considerata come “l’insieme dei contributi che il settore agricolo può apportare al benessere sociale ed economico della collettività”
Mediante la Delibera Regionale n. 722 del 24/05/2011 è stato approvato il Modello Agrinido di Qualità della Regione Marche, che ha delineato gli aspetti pedagogici e distintivi dell’agrinido, inteso come servizio essenziale per l’affido e l’educazione dei bambini da 1 a 3 anno, evidenziando soprattutto il “valore aggiunto” che un nido in ambiente rurale può offrire.
Il modello si compone di: un format architettonico ideale per garantire benessere ed esperienze educative di valore ai bambini; un format agricolo “completo”, in grado di offrire ai bambini esperienze diversificate e ricche di conoscenze; un format di comunicazione, per garantire la riconoscibilità del modello Agrinido di qualità di Regione Marche; una certificazione di qualità e un supporto costante di un coordinamento pedagogico, in grado di garantire ai genitori la continuità temporale dell’aderenza ai requisiti di qualità del format stesso. Il format è stato finora applicato alla fascia di età 1-3 anni tuttavia, per garantire un percorso formativo di continuità secondo quanto indicato anche dalla legge 107 2015 e dal dl. 13 aprile 2017, n. 65, si introdurrà nel progetto Agricoltura Sociale Marche l’estensione della fascia di utenza dell’Agrinido da 1-3 a 1-6 anni, quindi da Agrinido a Agri-infanzia, garantendo una continuità educativa ed esperienziale.
La sperimentazione della continuità educativa 1-6 anni sarà pertanto per la prima volta sviluppata e monitorata a livello regionale. Il metodo Montessori viene applicato attraverso la predisposizione di una comune metodologia pedagogica, di un linguaggio professionale unico realizzato attraverso la formazione di insegnanti ed educatori e la definizione di servizi educativi in continuità.
Longevità attiva
Cosa si intende per Longevità Attiva? Benessere psico-fisico, socializzazione, scambio intergenerazionale, autostima, sono solo alcune delle parole chiave che fanno parte di un concetto più ampio che riguarda la longevità attiva.
Il progetto "La longevità attiva in ambito rurale" è nato dall’accordo di collaborazione approvato dalla Regione Marche con l’INRCA, finalizzato all’avvio di una sperimentazione in ambito rurale di servizi per la longevità attiva, anche in considerazione del 2012 quale Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni.
L’idea di base è che l’azienda agricola dispone di un elevato numero di mansioni ed attività che possono essere adattate al livello di capacità psico-fisica delle persone in età più avanzata, e può potenzialmente progettare ed erogare servizi sociali di comunità.
Il progetto intende quindi promuovere lo sviluppo di servizi innovativi per gli anziani nelle aziende agricole e facilitare lo sviluppo di iniziative a sostegno dell’anzianità fragile, con particolare attenzione alla prevenzione dell’isolamento sociale e della non autosufficienza.
Gli obiettivi:
- promuovere percorsi di sostegno al benessere fisico in ambiente naturale;
- sostenere l’adozione di stili di vita sani con una particolare attenzione all’educazione alimentare;
- attivare “laboratori per la mente” finalizzati al mantenimento delle capacità cognitive;
- costituire una rete amicale stabile tra i partecipanti, favorendo le occasioni di socializzazione;
- favorire lo scambio attivo tra le generazioni;
- realizzare interventi di animazione sociale come stimolo alla partecipazione alla vita di comunità.
IL Modello del laboratorio di Longevità attiva della Regione Marche approvato con DGR n. 336 del 2016 individua una struttura generale che si compone di tre diversi tipi di offerta di servizi, definendone per ciascuna tipologia destinatari, azioni previste, requisiti qualitativi, normativa di riferimento. Tali servizi consistono nell’attivazione dei laboratori di longevità attiva in ambito rurale, integrate da iniziative finalizzate all’accoglienza residenziale in forma di cohousing e alla creazione di un percorso sensoriale guidato denominato “Giardino sensoriale”.
Il Modello, che non è stato ancora mai applicato in maniera compiuta e completa nella regione, trova nel Progetto Agricoltura Sociale Marche la sua operatività e validazione scientifica.
Disabilità
L’approccio esperienziale montessoriano già applicato nel mondo dell’infanzia è stato recentemente sperimentato anche a livello internazionale su utenti con disabilità cognitiva con importanti risultati positivi.
Il progetto Agricoltura Sociale Marche prevede azioni specifiche dedicate all’inserimento in azienda di soggetti fragili quali persone disabili e con problemi cognitivi attraverso la realizzazione di attività e laboratori appositamente progettati sulle loro esigenze e caratteristiche.
Si vuole intervenire sul disagio psico-fisico attraverso attività esperienziali svolte nel contesto agro-ambientale orientate alla concezione della conoscenza come costruzione dell'esperienza personale.
Le azioni includono una fase di monitoraggio che prevede la valutazione di indicatori riguardanti l’apprendimento di nuove conoscenze e competenze in ambito agricolo e lo sviluppo di competenze relazionali e si svolgerà all’inizio, a metà e in fase conclusiva delle esperienze condotte nelle aziende agricole coinvolte.
Intergenerazionalità
Il dialogo intergenerazionale è un aspetto molto importante del Progetto Agricoltura Sociale Marche. Gli agrinido partner del Gruppo Operativo inseriranno il tema dell’intergenerazionalità creando occasioni di incontro ed esperienze rivolte anche alla terza età.
Bambini e ed anziani lavoreranno insieme riscoprendo quanto sia importante avere cura e rispetto della terra, promuovendo un approccio inclusivo in cui la fragilità viene considerata come una ricchezza per l’apprendimento.
Da iniziativa sperimentale, l'agricoltura sociale è diventata una opportunità per le aziende agricole, ampliando la gamma delle attività e dei servizi offerti dall'impresa agricola.