4) Il giardino sensoriale della fattoria didattica e sociale "L'asino che ride": Azienda Agricola Fattorini Paola
Realizzare un giardino sensoriale nelle aziende agricole può rafforzare l’azione benefica dell’immersione nella natura e contribuire ad ottenere risultati più significativi dai soggetti fragili che partecipano alle attività organizzate.
Piantina
Il giardino montessoriano non è un giardino tradizionalmente inteso ma è concepito per essere “assorbito” anche psicologicamente e spiritualmente, attraverso le attività praticate.
È stato dimostrato che la frequentazione di “giardini sensoriali” ha effetti terapeutici su soggetti fragili adulti e bambini che traggono benefici dal contatto con la natura e ancor più in un ambiente che sia progettato e realizzato proprio per rassicurarli e sviluppare le loro percezioni sensoriali sia dalla semplice permanenza nel luogo sia grazie alle attività organizzate che stimolano il benessere psico-fisico ed emozionale. Vista, udito, olfatto, tatto e gusto guideranno alla scoperta dell’ambiente naturale e permetteranno di diventare parte integrante di esso.
A tal fine l’Azienda Agricola Fattorini Paola ha recuperato un’area di circa ottocento metri quadrati adiacente all’abitazione, bonificandola e livellandola, per creare uno spazio all’aperto che fosse una prosecuzione dell’aula didattica attrezzata, che può ospitare circa trenta persone, dei locali destinati all’accoglienza e alle riunioni che si trovano all’interno e del giardino d’inverno immediatamente all’esterno.
Il giardino sensoriale, secondo la concezione montessoriana, rappresenta quindi un continuum.
Nel rispetto dell’affermazione della libertà di scelta, si è creato un percorso facilitato ricoperto con listoni di legno (vedi mappa progetto) che dopo l’accesso principale al giardino permettesse di entrare in zone destinate ad attività diverse:
- l’accesso alla zona pavimentata del giardino d’inverno per attività di laboratori e oralità/socializzazione;
Zona pavimentata del giardino
- la fioriera destinata al lavoro di giardinaggio, un pannello didattico sulla biodiversità inconsueta e una base supporto piante per gli ospiti in carrozzella;
Fioriera – Pannello didattico sulla biodiversità inconsueta – Base supporto piante per gli ospiti in carrozzella
- l’area per la riflessione, respirazione, ascolto della natura e musica (sono presenti casse acustiche), attività motorie, conversazione, ecc.
Area per la riflessione, respirazione, ascolto della natura e musica
L’angolo del giardino con vista sul Monte Conero è immerso in una natura che offre la possibilità di ascoltare il canto di numerosi uccelli e osservare i pavoni, le oche e gli animali da cortile che passano liberamente così come anche Maria Montessori desiderava che ci fosse il contatto diretto con gli animali.
Vista conero – Pavone – Oche
Di fianco al percorso pavimentato facilitato è stato realizzato un percorso sensoriale che rappresentasse la vita nelle sue diverse sfaccettature, momenti felici e difficoltà.
Percorso sensoriale
Per esprimere il concetto di resilienza alla fine è stato inserito un tratto su fondo azzurro segnato da alcuni passi che però ha bisogno della partecipazione del soggetto per essere attraversato in quanto la vita richiede sempre un impegno diretto.
Lungo il percorso sono stati piantati alberi da frutta nani, uva bianca e rossa, lavanda e elicriso.
Lungo il tratto che porta al giardino d’inverno è stata realizzata un’aiola con diverse specie di erbe aromatiche.
Appesi ad un totem ci sono piccoli pannelli che presentano le caratteristiche delle erbe, gli effetti salutari, le leggende, gli usi, ecc.
Erbe aromatiche
A parte alcune piante inserite per godere dei loro colori, le piante sono rispettose delle indicazioni montessoriane, che si rifaceva ai giardini curati dai frati Benedettini, e quindi semplici o funzionali per il loro odore, per l’attirare farfalle, ecc.
Il giardino sensoriale ha anche un accesso che parte da un’area posta sotto l’abitazione, destinato a soggetti senza problemi di deambulazione. Con un breve percorso delineato da piante di visciole e sambuco, grazie a dei gradini di tufo è possibile raggiungere il giardino sensoriale attraversando una piccola macchia piena di querce e arbusti e oltrepassando un cordone azzurro come il colore dell’ultimo tratto del percorso sensoriale che rappresenta la resilienza.
Gradini di tufo
Il recupero di un antico pozzo nero permetterà di realizzare una vasca/laghetto per arricchire l’ecosistema già esistente e creare giochi d’acqua oltre ad inserire piccole rane e piante acquatiche.
Il laghetto sarà visibile dalla parte superiore del giardino sensoriale affinché anche chi non ha la possibilità di scendere le scale, potrà vederlo e ascoltare il rumore dell’acqua e il gracidare delle rane o assistere al bagno delle oche.
La Fondazione Chiaravalle Montessori, partner del Progetto Agricoltura Sociale Marche, ha seguito e supportato il percorso di realizzazione del giardino sensoriale. La Fondazione ha inoltre certificato che il progetto in via di realizzazione nella Fattoria Sociale e Didattica “Fattorini Paola” sita in Fraz.ne di Massignano (Ancona) all’interno del Parco del Conero e area Natura 2000 , nello spazio di circa 800 mq adiacente l’abitazione principale, è “Modello di giardino sensoriale progettato nel rispetto dei dettami del metodo e del pensiero di Mari Montessori”.
Legenda giardino sensoriale – Giardino sensoriale
AZIENDA AGRICOLA FATTORINI PAOLA
Fattoria didattica e sociale “L’asino che ride”
Frazione Massignano n. 84
60129 Ancona
Tel. 3476072505